Il pensiero di don Dodo
Nell’apparente “normalità” della guerra, ci stiamo abituando alla resa e ad una realtà fatta di scontri, nemici, violenza. L’altro ha solo pretese, occupa spazi, chiede attenzione. Se è vero che non è bene provare la solitudine, questo vale se “io” sono il termine di riferimento. La dilagante durezza di cuore rischia di mandare all’aria il sogno di una società capace di umanità, pace, fraternità e comunicazione a tutti i livelli. L’amore però non è fatto per respingere, allontanare, umiliare. Ed è sempre alla ricerca di testimoni coraggiosi che scelgano di sopportare sofferenza, incomprensione, fatica, difficoltà di ogni tipo, pur di non venire meno alla cura e accoglienza di tutti quegli “indifesi” ogni giorno più devastati, soli ed emarginati.
È disponibile la registrazione dell’incontro con la teologa Noemi Beccaria che si è tenuto lo scorso 21 maggio in oratorio:
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