Il pensiero di don Dodo
Nei drammi di questi giorni, alcune cose ci devono però far riflettere. Chi sia un “cattivo” o “bravo” ragazzo è difficile da capire. Così come sia possibile fidarsi di qualcuno che confonde legame con possesso, violenza, prepotenza. E noi adulti? Ci interessa davvero comprendere le nuove generazioni? Anche nel non detto di sguardi, trasgressioni, compiacenti silenzi e apparente quieto vivere? Togliere l’attenzione da noi stessi per fare spazio a chi ci vive insieme o accanto? Insegnare a noi e a loro il linguaggio della concretezza di un amore che nel prendersi cura di chi è nel bisogno e nella necessità trova anche le “parole” giuste per relazioni non di dominio ed egoismo, ma di amore autentico, generosità ed altruismo?
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iniziativa Una comunità in cammino… piastrella dopo piastrella
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